POLITICA

Don Luigi Sturzo  - Sacerdote cattolico  e Senatore politico italiano 

"Ho sentito la vita politica come un dovere e il dovere dice speranza."


AMMINISTRAZIONE COMUNALE – PARROCCHIA: ISTITUZIONI IN CRISI?

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

Il giorno 18/01/2018 si è tenuto l’ultimo Consiglio comunale, alle ore 19,oo, in viale Rimembranza.

Un plauso al Sindaco – rag. Francesco Urciuoli – orario e località invitano alla partecipazione popolare;

gli avvisi, quasi invisibili e di scarsa leggibilità, un po’ meno. Tutto è migliorabile.

Presenti per la maggioranza: il Sindaco – Francesco Urciuoli – gli assessori (De Cicco Mirco, Pellecchia Giuseppe) i consiglieri: De Feo Vita, Alfano Giuseppe, Febbrariello Sara.

Presenti per la minoranza: Fiore Carmelina, Toriello Giovanni.

Segretaria: dr.ssa Dora Pezzella.

Punti all’ordine del giorno:

Misure di intervento: Legge n. 158 del 06/10/2017;

Proposta adesione Bando Pon 2014/2018;

Richiesta servizio sorveglianza plesso scolastico;

Creazione fondo gettoni presenza consiglieri minoranza da destinare ai bambini santostefanesi;

Cause che determinano il malfunzionamento della palestra comunale;

Problematica inerente la Protezione Civile;

Modifica dello Statuto Comunale per consentire la parità di genere.

Come da prassi, viene data lettura del verbale precedente, immediatamente contestato dall’opposizione per carenze di varia natura. Successivamente, prima di passare alla discussione dei vari punti all’o.d.g., la minoranza presenta un documento da allegare al verbale del giorno nel quale, essenzialmente, rimarcano il ritardo con cui viene convocato il Consiglio e la contraddizione della maggioranza nella gestione della parità di genere: si accetta la legge, ma si rinvia “sine die” la sua applicazione.

Si procede con la discussione dei vari punti, su ognuno dei quali non c’è, preventivamente accordo tra le parti, a prescindere dalla problematica, senza tener conto che entrambi gli schieramenti dovrebbero puntare ad un solo obiettivo: servire il popolo santostefanese, a prescindere dal ruolo che, con il voto del giugno scorso, è stato loro assegnato.

Senza entrare nel merito delle varie interpellanze, e di come si è protratto il confronto, teniamo a precisare che non siamo soddisfatti dello spettacolo offerto. Noi ci aspettiamo, al di là delle appartenenze, il rispetto dei ruoli, il rispetto della funzione, quello delle istituzioni, a prescindere; l’analisi delle proposte e la loro eventuale approvazione se, quest’ultime coincidono con gli interessi collettivi. Purtroppo tutto questo non avviene e cogliamo l’occasione per invitare la cittadinanza ad essere più presente, più partecipe, al fine di stimolare, seppure con la sola presenza, tutti i consiglieri comunali ad un impegno di maggiore qualità, più produttivo. Siamo stanchi di assistere a schermaglie fine a sé stesse, che non producono altro che macerie, dividendo ulteriormente una comunità che avrebbe, al contrario, bisogno della collaborazione di tutti per migliorare la qualità della vita del nostro paese.

Il giorno 08/02/2018, nella cappella di S. Giovanni, in Piazza del Sole, alle ore 18,00, si è tenuto un incontro delle Associazioni, dei catechisti, del coro parrocchiale, e di quanti, rispondendo alla convocazione del parroco Don Antonio Stolfa, hanno risposto all’invito.

La partecipazione, una sessantina di fedeli, date le abitudini, è stata abbastanza folta. Nell’intervento iniziale, il parroco, ha delineato il periodo di crisi che attraversa la parrocchia, la necessità di una maggiore partecipazione alle funzioni religiose, alla creazione dei vari comitati e a contribuire maggiormente alla crescita cristiana della parrocchia. Cosa importante da sottolineare, il parroco, con molta umiltà, si è assunta la responsabilità delle problematiche sollevate e ha invitato tutti a dare la loro collaborazione.

Inoltre, ha manifestato le sue difficoltà nella gestione del momento fino al punto di confidare di avere in animo di optare per altre scelte, nonostante l’amore che ha per S. Stefano.

Diversi sono stati gli interventi. Alcuni, accogliendo l’invito del parroco, hanno dato la loro disponibilità a collaborare, altri, hanno verbalmente aggredito Don Antonio, sottolineando con forza che la situazione è peggiorata per sue responsabilità, per sua inadeguatezza nello svolgimento della sua funzione parrocchiale, e per il suo comportamento in generale.

Molti dei presenti hanno taciuto, e secondo noi hanno fatto bene. Non era il luogo.

Il quadro che viene fuori dalla descrizione, seppure a grandi linee, di questi due incontri istituzionali, non è dei migliori: ci fa capire che effettivamente c’è crisi, che la crisi viene dall’alto, viene innanzitutto dalle Istituzioni che, pur nella distinzione dei ruoli, dovrebbero parlarsi, concordare linee   di azione comuni per avviare nel Paese un periodo di collaborazione, di partecipazione, di utilizzo delle risorse umane, che non sono molte, mettendo fine ad una politica di ostracismo che ha penalizzato l’intera comunità.

C’è bisogno che i pilastri della comunità (Chiesa – Istituzioni – Famiglie)  si parlino, elaborino un piano di interventi in cui i ponti e le porte sostituiscano i muri e gli steccati. Tutti, nessuno escluso, devono avvertire le difficoltà del momento che si vive. Non dobbiamo aspettarci aiuti esterni e sperare nella buona sorte. Rimbocchiamoci le mani e diamo il nostro contributo: i risultati verranno e sperimenteremo la gioia di aver contribuito alla rinascita della nostra amata S. Stefano del Sole, il paese più bello del mondo!

Direttore della Redazione - Fulvio SANTORO